Sono Matteo Calvi, architetto e docente di Exhibit Design all’Accademia di Belle Arti di Novara. Con il mio studio seguo la progettazione di stand fieristici, aiutando le aziende a trasformare la loro presenza in fiera in una vera leva di comunicazione. In questo articolo ti spiego la storia delle fiere con riferimento ai contatti.
Mi è stato chiesto di fare un approfondimento sulla storia delle fiere in merito ai contatti presi in fiera, nelle fiere del passato e nelle fiere di oggi.
Il numero dei contatti
In riferimento alla storia delle fiere, dovendo fare un ragionamento generale, non riferito ad una singola fiera, posso dire che c’è stato un notevole calo almeno per quanto riguarda il numero dei contatti.
Un tempo c’era soltanto la fiera, inoltre c’era meno paura di lasciare i propri riferimenti.
Ora i possibili clienti iniziano ad informarsi prima e lasciano i propri riferimenti soltanto se sono davvero interessati.
Contatti di maggior valore
In generale possiamo dire che in questo periodo si raccolgono meno contatti in fiera ma di maggior valore, o comunque di tipo diverso.
I contatti vanno attratti prima della fiera e vanno tenuti caldi dopo la fiera. La fiera definisce lo spartiacque. Un possibile cliente ti cerca prima su internet, viene a trovarti in fiera ed in base all’impressione che ha di te in fiera, decide se iniziare a lavorare con te o no.
L’importanza dell’immagine
Proprio per questo motivo ora in fiera non basta esserci, ma dobbiamo esserci bene, con un immagine studiata.
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Nell’area Progetti esempi pratici per prendere spunti per i vostri stand.
Io sono Matteo Calvi, autore del libro L’Exhibit Design Fieristico come professione. Progetto e gestisco stand per aziende e allestitori, unendo regole, creatività e comunicazione. Se vuoi fare la differenza in fiera, contattami tramite 👉 www.standallestimenti.it.
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