Nei precedenti video vi ho già parlato del bello della progettazione stand fieristici, in quanto, rispetto alla progettazione architettonica, quello che viene costruito ha un carattere temporaneo con, come unico scopo il forte impatto scenico, visivo e l’espressione di un concetto forte.

Ora veniamo alla parte difficile della progettazione degli stand.

Progettazione architettonica

Mentre in architettura il progettista può esprimere il proprio carattere forte, riconoscibile, nel campo degli allestimenti fieristici, chi progetta deve esprimere il carattere del proprio cliente.

Progettazione stand fieristici

Chi progetta stand deve entrare nella filosofia del proprio cliente e capire qual è il suo messaggio. Ogni progetto deve essere diverso.

Se, nel campo dell’edilizia, riconosco l’opera di un architetto e vedo nei suoi edifici un filo comune, ne apprezzo il carattere. In fiera, se riconosco il progetto dell’architetto a discapito della comunicazione dell’azienda che espone non posso non considerarlo un difetto.

Le difficoltà

La difficoltà nella progettazione degli stand è che ogni progetto è un capitolo a parte. Bisogna partire da zero, cercare di entrare con tutte le proprie forze nella mentalità, nella filosofia dell’azienda. Capire quali sono i concetti che l’azienda deve esprimere.

La difficoltà nella progettazione stand fieristici è la ripartenza per ogni stand, annullare il proprio stile, per entrare nello stile del proprio cliente, lo stile dell’espositore.

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